Che differenza c’è tra un “sito tradizionale” e un blog?

28 agosto 2014

Questo post è datato 17 giugno 2008. Quando l’ho scritto, facevo riferimento a un sito web “vecchia maniera”, accessibile solo via ftp, implementabile solo utilizzando il codice e senza possibilità di commenti da parte del lettore. Oggi (6 anni dopo) questa distinzione non ha più senso, data la diffusione dei cosiddetti CMS e la dimensione 2.0 che caratterizza  la comunicazione online. Il blog continua a conservare la caratteristica di diario nella pubblicazione (il post più recente è sempre in alto) ma può – grazie a CMS come wordpress – essere utilizzato come sito. Chiudo dunque i commenti, su un argomento ormai datato. Buona navigazione a tutti 🙂

 

Una prima differenza sostanziale sta nel fatto che su una pagina web tradizionale si può solo leggere mentre nel blog si può anche scrivere: in un blog, è come se creaste una “risma” di appunti, poggiando sempre sopra l’ultimo scritto. E non mi sembra una differenza di poco conto.

Altra differenza importante è che, nel primo caso, per cambiare il contenuto della pagina occorre modificare il codice mentre nel blog i contenuti vengono aggiornati continuamente senza bisogno di riprogrammare tutto.

Il che permette anche a chi non è un programmatore di avere un sito web e di pubblicare in Rete le proprie opinioni.

Questa importante differenza ha diverse conseguenze:

  • quando si accede ad un blog, non bisogna aspettarsi che i contenuti (intesi nel senso di post) siano sempre nella stessa posizione. I nuovi post si posizionano sempre sopra mentre quelli più vecchi scorrono più giù;
  • il blog può cambiare spesso anche il suo aspetto grafico (layout) o gli elementi che trovate nelle colonne laterali (widget) in base a nuove esigenze o semplicemente per il desiderio del blogger di rinnovare l’aspetto del suo sito;
  • il blog è sempre strutturato in un numero variabile di colonne (di solito da 1 a 3), una delle quali dedicata ai post e l’altra (o le altre) dedicata/e ad una serie di accessori che abbiamo definito widget, che servono ad agevolare l’utente in operazioni varie ed eventuali.

Questo blog, ad esempio, è organizzato in due colonne: a sx c’è quella dei post (quella in cui state leggendo) e a dx c’è la cosidetta sidebar in cui trovate (al momento):

  • le categorie (che possono anche essere chiamate tag o etichette), che permettono di conoscere gli argomenti di cui trattano i post. Cliccandoci sopra, vengono visualizzati (nella colonna sx, ovviamente) tutti i post che rientrano in quell’argomento;
  • un motore di ricerca del blog, che quindi cerca i termini inseriti solo all’interno dei post archiviati;
  • un feed, di cui ho già parlato qui.

Ovviamente vi ho descritto solo gli accessori che si trovano spesso nei blog ma molti altri se ne possono aggiungere (e sicuramente se ne aggiungeranno).

Per terminare la sommaria descrizione del nostro blog, dobbiamo aggiungere la presenza di pagine (che caratterizzano i blog “targati” WordPress),

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che vengono usate per contenuti più “statici” (descrizioni, istruzioni e così via): è come se fossero dei post unici. I post veri e propri si trovano nella pagina Home, a cui arrivate dopo aver digitato l’indirizzo del blog.

Ovviamente, le differenze non sono tutte qui ma credo che questi primi accenni siano utili per aiutarvi ad orientarvi in questo nuovo mondo.

Tecnologie a parte, ciò che differenzia i blog dalle tradizionali pagine web è la modalità di utilizzo della Rete. Come scrive Andreas Formiconi

La massa ha preso la parola in Internet o meglio, in quella parte di Internet che si chiama Web 2.0. Come a dire un’altra Internet: prima c’era il Web, ora c’è il Web 2.0. I fenomeni che si svolgono nel Web 2.0 si chiamano fenomeni di social networking: attività svolte mediante la rete che prendono le forme di fenomeni di natura sociale.

Non c’è struttura nella collaborazione di massa. Chi vuole collabora, quando vuole e nella misura in cui desidera farlo. La cosa funziona perché la massa è grande quindi qualcuno che è in grado di collaborare e vuole farlo si trova. Inoltre, la cosa funziona perché la massa è stata “interconnessa”, questo è l’aspetto tecnologico nuovo.

E’ per questo che

Ciò che serve per diventare un blogger non è solo una tecnologia semplice da usare per pubblicare in rete e l’avere tante cose da dire. E’ necessario anche desiderare farlo. [G. di Fraia, p.24]

Perché… We are the Web

Approfondimenti:


8 pensieri riguardo “Che differenza c’è tra un “sito tradizionale” e un blog?

    Marta Alberti ha detto:
    settembre 10, 2011 alle 11:41 am

    Ci sono pagine che aumentano vorticosamente, pur avendo contenuti non eccezionali… ed altre che faticano a decollare, pur essendo interessanti e belle! Come si spiega questo fenomeno? Forse anche se sembra tutto gratuito, anche quì esiste la legge: ” PAGO LA PUBBLICITA’?”

    Marta Alberti ha detto:
    settembre 10, 2011 alle 11:44 am

    Forse sono veramente ingenua… è logico! cos’è che non si paga? Nulla!

    Maria Grazia ha risposto:
    settembre 11, 2011 alle 6:53 am

    Non ho capito se il commento fa riferimento a questo blog 🙂 ma il posizionamento di una pagina web è legato a diversi fattori, tra cui la capacità di chi lo gestisce di farlo conoscere ai potenziali interessati. Questo blog non si paga 🙂 perché è su wordpress.com. Poi, ripeto, non ho ben capito il senso del commento…

      Marta Alberti ha detto:
      novembre 18, 2011 alle 1:19 PM

      Forse non sono riuscita a spiegarmi bene. Avendo una pagina, se mi viene proposto di pubblicizzarla, pagando una certa cifra, gli utenti della pagina e i relativi: Mi piace, che la fanno crescere, aumentano con l’aumentare della cifra da pagare? Oppure non c’entra nulla? Sono nuova al mondo di internet e chiedo venia per la mia abissale ignoranza in merito! Grazie per la risposta.

        Maria Grazia ha risposto:
        febbraio 6, 2012 alle 9:36 am

        Non posso risponderle in merito dato che non metto mai pubblicità sui miei blog. Mi dispiace non poterle essere utile.

    rosario ha detto:
    febbraio 5, 2012 alle 4:17 PM

    SONO RESPONSABILE DI UN ASSOCIAZIONE NON LUCRATIVA, CHIEDO COSA E PIU’ CONVENIENTE UN SITO O UN BLOG GRAZIE A CNI MI VUOL DARE SPIEGAZIONE

      Maria Grazia ha risposto:
      febbraio 6, 2012 alle 9:35 am

      Non so cosa intenda per “conveniente”, perché comunque si possono creare gratuitamente sia siti sia blog. L’importante è avere le idee chiare sul tipo di utilizzo che se ne vuole fare e quanto si vuole che la gente interagisca.

    Bruno De Domenico ha detto:
    agosto 27, 2014 alle 5:14 PM

    Buongiorno, non mi è chiara però una cosa, lei dice:
    “su una pagina web tradizionale si può solo leggere mentre nel blog si può anche scrivere: in un blog, è come se creaste una “risma” di appunti, poggiando sempre sopra l’ultimo scritto sopra”.
    Ora, visto che tutti, ormai, salvo qualche eccezione, continuano a scrivere e ad aggiungere contenuti nelle loro pagine, (altrimenti la pagina non verrebbe aggiornata e sarebbe già superata dopo qualche settimana) sono tutti blog? O si riferisce al fatto che nel blog anche altri, i lettori, e non solo gli amministratori, possono dire la loro? Grazie

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